mercoledì 2 febbraio 2011
Dispotismo Informatico Illuminato
Di certo non sono un mostro di programmatore ed i miei trascorsi scolastici lo stanno a testimoniare, ma di certo posso considerarmi ad uno stadio evolutivo superiore a quello dell'utonto, diciamo che potrei essere un superuser, uno di quelli che riesce a ricordare sui propri pc rare con Windows rare Blue Screen e che si diverte a googlare e usare il terminale per configurare il proprio hardware su una distro Linux
Sul piano della Politica, se dovessi usare la terminologia informatica, penso che sarei più di un superuser, ma sempre meno di un programmatore, insomma un cittadino ben informato, ma che al momento non potrebbe far parte della Corte Costituzionale!
La premessa personale è d'obbligo, perchè una volta che si riesce ad inquadrare la propria posizione si sa cosa si sta per dire e se si hanno le competenze per buttare l'ennessima provocazione nel gorgo del web ed ottimisticamente penso di potermelo permettere!
Ma prima di arrivare alla provocazione, facciamo altre premesse: L'Open Source spesso erroneamente è pensato da ignari della materia come un modo per avere "Programmi a scrocco senza cacciare una lira...ehm euro", certo il mondo dell'Open Source ci mette nelle condizione di avere un intero ambiente desktop con i suoi programmi più utili, per un uso home e ufficio-standard(uso esclusivamente di pacchetti simil-office), interamente gratuito, lo stesso si potrebbe dire se andassimo verso un uso "leggermente più professionale" dell'home(penso ad un sito di una piccola azienda, video-editing professionali non esigenti ecc.), ma la realtà è quella che esistono aziende che vivono di Open Source, o almeno questo diventa parte della loro politica aziendale, come esistono programmi a pagamento del mondo Open Source; di certo questa mia spiegazione è riduttiva e non esaustiva , ma il mio intento è di far capire che con l'Open Source si può guadagnare.
Ora è giunto il momento di dare un senso al titolo di questo stesso post, che fino ad adesso sarà parso noioso e a tratti autoreferenziale. Quando intitolo Autoritarismo Informatico Illuminato intendo la volontà(o la capacità) da parte del legislatore nazionale ed europeo di rendere fuori legge il closed source; non sono un estremista del "meglio linux" sol perchè Open Source, ma divento, un estremista dell'Open Source, quando nella mia memoria posso ricordare casi al limite della corruzione per far passare come standard un tipo di file closed solo per scopi commerciali o, addentrandoci nei tecnicismi, quando per prodotti hardware, pagati profutamente con le nostre tasche, per oscuri accordi commerciali non si riescono ad avere le corrette e puntuali specifiche tecniche per poterne sviluppare i driver sotto qualsiasi sistema operativo, più aggiungiamo una seria di problemi connessi alla concorrenza non perfetta ed altri che ora non voglio elencare!
Contemporaneamente non sono neanche tra quelli che reputano "libertà" la coesistenza di Closed ed Open, questo è un datto di fatto con cui fare i conti, ma Cittadini(con la C maiuscola) che volessero spingere i legislatori verso una più accorta legislazione del mondo informatico, cosa dovrebbero proporre? Nel mondo della blogosfera pinguinesca c'è una certa unanimità nel dire che le PA e servizi pubblici dovrebbe usare quegli strumenti messi a disposizione dal mondo Open Source; ma per quanto riguarda il "$santo Lib€ro M€rcato" mi sembra che non ci sia una strategia reale nè fra i programmatori, nè tra i semplici utenti, anzi mi sembra di capire che nell'ambito privato è cosa sana e giusta che ognuno scelga quel che vuole, se in linea di massima posso condividere l'idea che un'azienda privato o un semplice individuo hanno la facoltà di scegliere tra Windows, Mac e le miriadi di distribuzioni GNU/Linux, non ne condivido il principio che sta prima di questa massima, cioè l'esistenza stessa del Closed Source! Chiarisco: quel che affermerò più avanti non intende imporre, ad esempio, OpenSuse, piuttosto che Ubuntu, al singolo, bensì, ed ecco la mia provocazione(ma neanche tanto provocazione), imporre l'uso dell'Open Source al "$santo Lib€ro M€rcato" operando per via legislativa ed imponendo alle softhouse di commercializzare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE Open Source!
Prima di chiudere, mi immagino qualche perplessità tra chi leggerà «Ma questa è una proposta apertamente anti-Microsoft» NO! è una proposta atta a rendere standard una volte per tutte le licenze dell'Open Source, nessuno vieterebbe a Microsoft la diffusione del suo software a pgaamento, ma lo deve rendere OPEN, oltre che per essa lo stesso dovrebbe valere per le altre aziende, non so perchè ho l'impazienza di citare Adobe!
È chiaro che una legislazione in tal senso, esplicitamente o no, colpirebbe anche i produttori hardware!
Tutto ciò sconvolgerebbe il mondo dell'informatica e potrebbe(il condizionale è d'obbligo) dare un colpo a chi ha acquisito posizioni di mercato facendo leva sulla propria posizione dominante e favorire una più libera scelta individuale e aziendale
lunedì 10 gennaio 2011
RAI "PUBBLICA"
Per questo?
La RAI deve poter far accedere i CITTADINI italiani da ogni dove, in qualsiasi momento, ai suoi contenuti, utilizzando SOFTWARE OPEN SOURCE e accessibili da qualsiasi SISTEMA OPERATIVO e BROWSER!
mercoledì 28 aprile 2010
Abbattiamo lo Stato?
Il Capitalismo si sta mangiando la sua stessa struttura portante dei due secoli precedenti:la DEMOCRAZIA, proprio quando i popoli avevano cominciato a consacrarla come principio fondate prima che di una visione economica e socialista, o meglio, se in realtà la DEMOCRAZIA è solo una formula politica(Mosca) per mascherare un'oligarchia, per il cittadino del 900 diventa uno strumento di difesa dai soprusi! Purtroppo la fine delle ideologie politiche ha lasciato sul terreno la sola IDEOLOGIA ECONOMICISTA che sta creando un nuovo TOTALITARISMO, stavolta di tipo SOCIETARIO, cioè l'omologazione, grazie ai media, della società per quanto riguarda la cultura politica e i modelli di comportamento!
Movimenti localistici come la Lega non fanno altro che aiutare questo processo, poichè essendo lo Stato-Nazione ormai in crisi, da un lato organizzazioni sovranazionali, dall'altro istanze localiste, movimenti che regrediscono nella difesa del municipio aiutano a smantellare lo Stato, il quale ad oggi è l'unica entità che potrebbe difendersi dall'egemonia del CAPITALISMO FINANZIARIO, non di certo un comune di poche migliaia di residenti!
Marx scriveva per il suo tempo e l'utopia dell'abbattimento dello Stato, che rimane il fine, oggi per un cittadino, non suddito, non è auspicabile, anzi sulla conquista del POTERE POLITICO E STATALE dovrebbe concentrarsi una forza genuinamente marxista che una volta al governo potrebbe dar vita finalmente ad un'AUTOGESTIONE a CONTROLLO GOVERNATIVO: l'autogestione presuppone la totale libertà dei lavoratori in materia salariale per ogni competenza, gestione utili, scelte aziendali; il controllo givernativo per esser informati sull'operato dell'azienda e convogliare la produzione verso il rispetto della Natura e del benessere collettivo!
venerdì 2 aprile 2010
post-elezioni comuniste
Passata la sbornia collettiva di exit poll, risultati, analisi post-elettorali si torna ad una realtà che dovrà confrontarsi con le destre governative per i prossimi tre anni, dopo i quali vi sarà un altro importante appuntamento!
La mia analisi è che ha perso l'Italia repubblicana e più attenta ed informata e condivido totalmente l'analisi di Ferrando, a questo aggiungo un paio di riflessioni riguardo l'incapacità del PD di fare mea culpa addossando la colpa al nuovo soggetto politico figlio di Beppe Grillo e fatto da persone oneste e indignate, la “colpa” del MoVimento a 5 stelle è quella di presentarsi con poche idee, ma chiare e concrete, idee che dovrebbero essere il cavallo di battaglia di una sinistra ecologista e a questo punto una domanda viene spontanea: se in Francia soggetti ecologisti fanno il pieno alle europee scorse e hanno consenso da noi i Verdi che fine hanno fatto?
Non essendo del tutto estraneo al mondo che ruota attorno al blog di Grillo posso permettermi una critica ai grillini, non strumentale e vigliacca come quella della zarina Bresso, bensì criticare un certo dilettantismo, che alcuni di essi sbalorditivamente rivendicano, nel capire le regole di un voto a sistema maggioritario: se dovessimo guardare ai risultati con ottica proporzionale del voto si può capire la goliardica esultanza dei grillini, 400.000 mila voti all'esordio regionale non sono pochi, ma purtroppo penso che sia più corretta un'analisi pragmatica e di ottica maggioritaria e quindi evidenziamo come il movimento a 5 stelle prende più voti per il candidato anziché per la lista:
Bono 4,08% lista 3,66% seggi 2
Crimi 3% lista 2,33% seggi 0
Borrelli 3,15% lista 2,57% seggi 0
Favia 7,00% lista 6,00% seggi 2
Fico 1,34% lista 1,33% seggi 0
Tutto ciò comporta che, avendo fatto il voto disgiunto nel modo contrario come il sottoscritto ha cercato invano di consigliare nei giorni precedenti alle elezioni, il M5S non entra nei consigli regionali di Lombardia e Veneto e probabilmente in Piemonte i 2 consiglieri sarebbero stati a discutere con il “meno peggio” delle sinistre liberali, che con tutto il male di cui posso accusarle le reputo sempre meglio di una maggioranza leghista!
Ora capitolo a me più caro: che fine hanno fatto le sinistre radicali?
Possibile che tra le dirigenze di RC e PdCI non si capisce che inseguire il PD e una voglia di governo a tutti costi, rinnegando gli ideali espressi nei loro simboli e piegandosi alle politiche liberiste, non fanno altro che portare al suicidio di quel poco che rimane delle sinistre antagoniste?
E altri gruppi politici come quello di Ferrando, di cui ammetto una mia simpatia, Sinistra Critica e Alternativa Comunista, aggiungiamo anche le federazioni di comunisti anarchici non inquadrati in nessun partito, non capiscano l'importanza di unità di un partito comunista o più generalmente anticapitalista? Ho letto dei vari screzi e antipatie reciproche, ma a me sembra che qua si voglia privilegiare il proprio settarismo ad un reale progetto condiviso di opposizione alle destre e alle sinistre liberali, quasi una rincorsa a dimostrare chi sia più comunista o più radicale, ricordo che all'indomani delle politiche del 2008 mandai un'email a questi soggetti, le risposte non furono confortanti e confermarono l'andamento “auto-ghettizzante” di ciascuno, seppur ognuno poteva vantare ragioni valide per non dialogare con l'altro!
All'indomani di un'altra tornata elettorale e dopo due anni, il sottoscritto vede i medesimi problemi e nessun passo avanti, eppur lì vedo ciascuno alle medesime manifestazioni di piazza dove sono state presente: di quelli di Alternativa Comunista posso leggere le loro riviste distribuite, del Partito Comunista dei Lavoratori posso vederne le bandiere, come ancora per fortuna dei militanti di Rifondazione Comunista, di Sinistra Critica so con assoluta certezza l'impegno e l'appoggio nelle manifestazioni studentesche nell'inverno 2008/2009!
E poi possibile che tra questi gruppi politici non ce ne sia uno che, in piena crisi capitalista, non dia appoggio ai tanti lavoratori che salgono sui tetti e consigliar loro il primo tassello rivoluzionario? Qual è questo tassello? Che i lavoratori, colpiti da “ristrutturazioni” o “delocalizzazioni” di cui non vi sono necessità se non l'ingordigia per ulteriore profitto e possibili solo nel caos della crisi, scendano dai tetti, la smettano di auto-colpevolizzarsi suicidandosi ed occupino le aziende e diano vita ai consigli di fabbrica, organo decisionale degli operai, impiegati, tecnici ed ingegneri! In piena crisi capitalista i lavoratori hanno la possibilità di riappropriarsi dei mezzi di produzione lasciati a marcire fino alla loro svendita da parte della Società per Azioni “proprietaria legittima”, secondo i canoni della società capitalista, ad un altro soggetto assettato di solo profitto!
Ora vorrei fare un esempio pratico di “iniziativa comunista”
Caso emblematico è quello di Termini Imerese, possibile che non vi sia un soggetto comunista che riesca a coinvolgere gli universitari nel problema dei lavoratori siciliani? Come? Partiamo dal presupposto che la Fiat comunque da lì se ne andrà e se rimarrà lo farà solo se “assistita” dallo Stato, insomma con i soldi dei cittadini e grazie al ricatto del licenziamento, dettò ciò si potrebbe proporre una sorta di bando tra i poli universitari chiedendo a ricercatori e studenti di proporre un progetto riguardo un mezzo di trasporto che ci faccia liberare dal giogo dell'oro nero(non sto inventando la luna, chiariamoci, c'è semplicemente “qualcuno” nei piani alti della piramide sociale che non vuole darcelo); un mezzo di trasporto che sarà compito di tutti i lavoratori di Termini produrre, dopo eventuale occupazione e riappropriazione dei mezzi di produzione! Certo potrebbe sembrare utopistica questa visione poiché ciò comporterebbe simili occupazioni inizialmente soprattutto nelle altre aziende che ruotano attorno alle necessità di un'industria automobilistica, ma penso che un esempio più pratico e coerente a chi subdolamente afferma che i “comunisti non sanno governare, ma solo dire no a tutto” qualcuno, nell'universo frammentatissimo a sinistra del PD, non lo faccia; non voglio passare per qualunquista o populista, ma a volte mi sembra che i “comunisti” si siano rinchiusi in un gioco al massacro per mostrare chi è più trozkista, più anarchico o più marxista ortodosso!
P.S.: Se riusciste a far arrivare certe considerazioni a qualcuno di quel' universo frammentatissimo a sinistra del PD, ne sarei felicissimo
giovedì 1 aprile 2010
DITE LA VERITA CHE ANCORA CREDETE CHE LA SOLUZIONE IN ITALIA SIA IL COMUNISMO
Questa la frase di un blogger in beppegrillo.it
"DITE LA VERITA CHE ANCORA CREDETE CHE LA SOLUZIONE IN ITALIA SIA IL COMUNISMO"@@@@@@@@@@@@@@@
La mia risposta:
Mai nascosto infatti, molti compagni non votano più, il mito che l'astensionismo è di destra è un mito che risale all'Italia democristiana, quando i fasci stavano fuori dall'arco costituzionale!
Oggi si fa fatica ad ammettere che tra gli astenuti ci sono proprio frange della sinstra radicale schifate dalle dirigenze radicali e quelle moderate e BOTTEGAIE
Il Capitalismo checche ne dicano anche molti grillini si abbatte con l'unica alternativa che davvero impensierisce: IL COMUNISMO(anche perchè non vi sono altre vie conosciute)!
Se qualcuno mi propone il "Capitalismo dal volto umano" lo mando sonoramente a FANCULO!
Se ci fosse un comunista a presidiare il governo prenderebbe la Fiat e la manderebbe in Cina, poi un gruppo di studenti e ricercatori a cui dare il compito di metter su un progetto innovativo da far sviluppare agli operai di Termini Imerese, a questi gli consegni la fabbrica, che autogestiranno ecc.; abolisci le scuole private, come le cliniche private; ti riappropri di tutte le risorse naturali e non date in mano ai PRIVATISSIMI borghesi parassiti nostrani(Colaninno, Provera, De Benedetti, Berlusconi, Benetton ecc.)
Il Capitale teme solo i compagni(più anarchici, più ortodossi), ma non teme nessun altro, neanche chi fa apologia della Democrazia Rappresentativa!
E più si va avanti, più si avrebbero le possibilità e le tecnologie per superarlo una volta per tutte se la forza dell'ideologia dominante economicista non fosse così prenetante nelle vite dei singoli uomini!
Vi agiteranno sempre lo spauracchio delle purghe, delle foibe e di tutto il marcio che fasci e borghesi possono rinfacciare, ma lo faranno solo per deligittamare l'unica alternativa al modello capitalista!
Hasta!
Ogni buon politicante nella vita dovrebbe conoscere due autori, antitetici, ma fondamentali per comprendere qualcosa di questo mondo: Marx e Weber!!!
venerdì 15 gennaio 2010
AAA cercasi Leghista
Fra un mese donerò testo universitario di Storia Contemporanea a soggetto padano; opera caritatevole!
Purtroppo il testo in questione, fin troppo moderato per la mia persona, non tratta per nulla della nazione Padania! Tutto ciò lo faccio in modo che un onesto cittadino padano possa correggerlo ed inserire nella Storia questa nazione dove pensa si sia stata volutamente omessa da autori stalinisti!
P.s.: dimenticavo, secessione e federalismo erano le priorità prima che i deputati padani girassero per le strade romanissime anch'essi con autoblu e lampeggiante nelle corsie d'emergenza delle tangenziali; a questo il cittadino padano potrebbe comunque contribuire inserendo, sempre nel testo in questione, l'omessa invasione 900esca di centinaia di milioni d'immigrati, incitati dalla loro aggressività a lasciare terre mai toccate dal capitalismo finanziario e prospere, per distruggere un tessuto sociale privo d'ogni male prima di codesta invasione millenaria!
Dopo potremmo insieme redigere un nuovo testo universitario cambiandone il titola da "Da Popolo a cittadini. GLi europei" a "Da divinità a bestie. I Padani"