mercoledì 23 aprile 2008 La caduta dello Psicobuffone
Due sono i fatti rimarcabili delle recenti elezioni pilitiche italiane. La definitiva caduta del muro di Berlino padano. Anche il Nord ha (finalmente) cominciato a ragionare su base etnica abbandonando le defunte ideologie del secolo scorso. La Padania, un paese normale e identitario.
L’altro fatto, incontrovertibile, è la sconfitta del “grillismo” incredibilmente rivelatosi il più grande alleato di Berlusconi. Le bugie, la partigianeria, la disinformazione sparse dal “comico” genovese rappresentano il perfetto paradigma del più insulso “politicamente corretto” inscenato dalla Casta. La lista degli orrori è lunga. Si può cominciare dal “digitale terrestre”. Il capocomico ha demonizzato questa tecnologia occultando il semplice fatto che essa, moltiplicando i canali disponibili, favorisce la libertà e la democrazia. Invece lui in malafede si è incaponito contro Emilio Fede direttore di UNO delle migliaia di canali disponibili. Come se la gente non disponesse di testa e telecomando per scegliere. Altra mistificazione, la battaglia per l’abolizione delle province e delle comunità montane. Il suo scopo è solo di abolire le assemblee DEMOCRATICAMENTE ELETTE non la mastodontica burocrazia inefficiente inispecie al Sud e nelle regioni “rosse”. Tanto è vero che l’idea è immediatamente stata ripresa dal Nano di Plastica il quale, più onestamente, ha ammesso che le burocrazie inadempienti delle province (e relativi costi) non sarebbero state soppresse ma semplicemente allocate ad altri enti. In questo modo non è vero che lo stato risparmierebbe 10 miliardi di euro ma forse probabilmente non più di 100-200 milioni per anno.
E della legge elettorale che dire? Dopo avere insultato e calunniato con insistenza la riforma Calderoli ora scopriamo che la legge funziona. Prodi non aveva la maggioranza al senato semplicemente perché non aveva vinto. Nel primo post dopo le elezioni lo psicobuffone si è lamentato dell’esclusione dei “precari” e ecologisti. Non dovrebbe invece lui esserne contento della riduzione del numero dei partiti? E per il risparmio del finanziamento ai loro organi di stampa? La “liberazione” dalla “Casta dei giornali” partendo dal Manifesto e Liberazione. “Uolter” bramava uno “sbarramento” al 5% per togliere di mezzo partiti identitari e sinistra radicale e scampare i privilegi della città di cui è stato sindaco. E’ bastata una soglia al 4% del vituperato “porcellum” per portare l’italia avanti di un secolo. Voleva lo svecchiamento della politica e “ripartire dai giovani”? La Lega Nord ha portato a Roma un sacco di giovani ed il suo gruppo ha forse l’età media più bassa di tutti. Sono rimasti fuori gli “ecologisti” dal parlamento. Ma che razza di ecologia poi? Di quella che si oppone alle tratte TAV in Padania ma sta nel COMITATO PROMOTORE della TAV nel Sud. Avete letto bene. La ridicola organizzazione “ambientalista” denominata Legambiente fa parte del comitato Sì-Tav per la inutile linea veloce Napoli-Bari, probabilmente intasca qualche rivolo del mare di tangenti connesse a tale opera. Sembra che anche il nostro eroe abbia preso dei denari per accanirsi SOLO con la tratta Torino-Lione e le grandi opere a Nord di Firenze. In quanto, nelle regioni meridionali, lo stato “antifascista” e “multiculturale” non può esimersi dall'elargire quattrini negli appalti, il modo di foraggiare il VERO potere ivi vigente. Dopodiché dichiarare che “Malpensa è una cattedrale nel deserto” perché non ha infrastrutture di collegamento.
La litania grillesca contro i “condannati in parlamento” è stupidamente pericolosa per la democrazia in almeno due aspetti: in primo luogo perchè accumuna i veri reati (omicidio, corruzione) con i reati di opinione (vilipendio al tricolore) (1), INACCETTABILE in uno stato liberale. In secondo luogo perché in tale modo si darebbe un potere “ex norma” alla magistratura, la casta togata dei fankazzisti, non eletti da nessuno. A guisa dell’ex Unione Sovietica. Con di Pietro lo psicobuffone condivide uno perfido giustizialismo strabico da repubblica stalinista delle banane. Questo ci dice molto sull’autenticità democratica di tali personaggi Beppe Grillo rappresenta la perfetta incarnazione dell’ignoranza democratica, del pressapochismo, del razzismo ideologico dell’italiano medio di sinistra. Come buona parte dei suoi blogger. Quelli naturalmente che non sono finti navigatori da lui prezzolati o da suoi amici per riempire le “gradinate” del blog a fare il tifo per le fesserie che propugna.
Tuttavia non tutto il male viene per nuocere. Con il suo spregiudicato atteggiamento a favore dell’astensione ha di fatto garantito la piena vittoria dello “psiconano”. Altrimenti sarebbe stato probabilmente un “pareggio” (al senato). Di più. A due giorni dalle urne se ne è pentito del “non voto” ed ha disperatamente cercato di suggerire il voto a Di Pietro (post “100 e non più 100”). In questo modo favorendo il voto “utile” al PD-IDV da parte dell’estrema sinistra col barilante risultato di cancellare i comunisti dal parlamento.
Grillo ha anteposto le sue ambizioni economiche personali agli interessi dei poveracci che lo seguono devotamente, portandoli verso il baratro. Da buon pifferaio magico quale è. Non gli è bastato. Dopo le votazioni ha raggiunto e superato il limite del grottesco provando a impadronirsi dell’astensionismo, delle schede bianche e nulle (post: comunicato politico numero 8). Cercando pietosamente di spacciare come “antipolitica” fenomeni del tutto fisiologici nella democrazia rappresentativa e assai differenti tra loro. Sicchè, mentre le schede bianche o nulle possono essere realmente forme di protesta ma causata da qualunque motivazione, l’astensionismo è in buona parte dovuto a cause di FORZA MAGGIORE. In altre parole una certa parte dell’elettorato non è fisicamente in grado di raggiungere il proprio seggio. Si tratta in particolare di ammalati, anziani e disabili o semplicemente persone in viaggio di lavoro o di piacere in quei giorni. Neanche il peggior Pannella, tra i buffoni, si era ridotto a tanto.
Ha organizzato il “vday2” sulla “libertà di informazione”. Non certo il tipo di libertà che consentirebbe di pubblicare, centesimo per centesimo, i bilanci segreti (!) dei sindacati e del quirinale, oppure di sapere per quale motivo raccogliere le impronte digitali degli immigrati clandestini è lesivo della dignità umana mentre costringere le donne a girane con il braccialetto “antistupro” non lo sarebbe. Oppure ancora di spiegarci perché certe italianissime popolazioni meridionali protestino veementemente contro le discariche regolari progettate dello stato, NON contro la miriade di pericolosi immondezzai illegali gestiti dalle mafie. Un brutto giorno la buffa tragedia della politica italiana si è trasformata nella tragica farsa di un comico miliardario malamente in cerca di spettatori per i suoi spettacoli.
F. Maurizio Blondet
1) Moltissimi dei reati d’opinione vigenti in italia ricadono sotto il codice Rocco, un codice FASCISTA mai abolito dalla casta cattocomunista a garanzia del propria immonda egemonia. Dimostrando che la vera dicotomia è “casta-dell’unità-nazionale”-“cittadini-onesti” NON “destra-sinistra”.
Innanzi tutto mi dispiace che chi posta non lasci un recapito, o il suo nome ma va be'
In secondo con l'articolo di Blondet condivido poco e alcune analisi sono totalmente errate, ma quello su cui mi piacerebbe dire la mia è sulla legge elettorale, è comunque da cambiare perchè di fatto io la reputo anticostituzionale perchè i candidati sono scelti dalle segreterie e il cittadino non ha la possibilità di sceglierlo, e perchè di fatto al Senato è un terno al lotto, che ci sia stata vittoria schiacciante non è merito della legge, ma si dovrebbe fare un'analisi più profonda.
L'altra questione: "l’italia avanti di un secolo", non penso che l'Italia si sia portata avanti, anzi, l'Italia ha dimostrato al mondo un suo carattere prettamente reazionario e conservatore e non riformista e sicuramente non rivoluzionario, nessuno vuole 30 partiti, ma questa semplificazione estrema della rappresentanza parlamentare non è ciò a cui guardo, non guardo agli USA io, ma alle democrazie europee sicuramente più evolute
Sono d'accordo in parte con te, Maurizio. Ma lasciami precisare un po' di cose. 1) Il concetto di "Padania, un paese normale e identitario" non sta nè in cielo nè in terra in quanto la Padania non è uno stato facente parte di una confederazione con una sua etnia (Kosovo per esempio) nè tantomeno uno stato occupato unilateralmente da un altro (vedi Tibet). Il successo della lega si deve ad altri fattori, come ad esempio il malcontento delle classi operaie che non identificandosi in una sinistra che perso il suo valore storico hanno deciso, giusto o sbagliato che sia, per votare per un partito che nonostante tutto sentono vicino. 2) Il digitale terrestre, nell'ambito di una legge come quella che porta il nome di Gasparri, rappresenta solo l'ultimo, in ordine di tempo, di esempio di conflitto di interessi. So che storcerai il naso ma ti pare normale che il maggior editore di libri, giornali e tv, si debba cucire addosso una legge per permettergli di vendere decoder che lui stesso produce, incentivandoli con denaro pubblico? Ti pare normale che nell'ambito della stessa legge chi ci guadagni sia solo Mediaset? E lo dimostra la multa data all'Italia dalla UE che scatterà se non verrà cambiata questa legge. 3) Fede e più in generale Rete4 occupano delle frequenze non proprie. Non lo dico io ma sempre la UE. Di quelle frequenze ne ha diritto Europa7. 4) Le legge elettorale resta una "porcata", per usare lo stesso termine usato da chi l'ha firmata. Abbiamo votato un simbolo, loro, tutti, si sono spartiti i posti. 5) Il finanziamento pubblico ai giornali va abolito, sopratutto agli organi di partito politico. Come ti spieghi la battaglia di Ferrara contro l'aborto se non un modo semplice per far diventare "Il Foglio" organo di partito e spartirsi ancora una volta i soldi PUBBLICI destinati a ciò? 6) La sinistra ha pagato forse troppo gli errori del precedente governo e sai quali sono stati? Il non aver saputo comunicare agli italiani quel poco che era stato fatto. Quel poco che ha potuto fare perchè per la seconda volta dopo un governo Berlusconi i conti pubblici erano un disastro, alla faccia della UE. E per la seconda volta è toccato al su citato Prodi rimettere le cose a posto. Se non fosse stato per Mastella e Dini oggi staremmo parladno d'altro. 7) Infine su i pregiudicati in parlamento ti dico solo una cosa. Tralasciando i numeri su chi ne abbia schierati ed eeletti di più, perchè sarebbe sterile demagogia, ti risponde semplicemente con un esempio. Non so che lavoro tu faccia ma qualunque sia, come cittadino "normale" se dovessi commettere un qualunque reato, di ogni genere, credi che il tuo posto di lavoro sarebbe conservato? Pensi che se fossi un imprenditore e avessi dei guai con la giustizia, la tua attività ne uscirebbe bene? L'impunità vale solo per i politici, di ogni schieramento. Nonmi interessa chi delinque ma di qualsiasi schieramento esso sia deve PAGARE PER CIò CHE HA FATTO E FARE LE VALIGIE. Sia chiaro che non è per polemizzare con te o con chiunque legga. Non ti conosco neppure. Solo puntualizzare qualche inesattezza, a mio avviso.
mercoledì 23 aprile 2008
RispondiEliminaLa caduta dello Psicobuffone
Due sono i fatti rimarcabili delle recenti elezioni pilitiche italiane.
La definitiva caduta del muro di Berlino padano. Anche il Nord ha (finalmente) cominciato a ragionare su base etnica abbandonando le defunte ideologie del secolo scorso.
La Padania, un paese normale e identitario.
L’altro fatto, incontrovertibile, è la sconfitta del “grillismo” incredibilmente rivelatosi il più grande alleato di Berlusconi.
Le bugie, la partigianeria, la disinformazione sparse dal “comico” genovese rappresentano il perfetto paradigma del più insulso “politicamente corretto” inscenato dalla Casta.
La lista degli orrori è lunga.
Si può cominciare dal “digitale terrestre”.
Il capocomico ha demonizzato questa tecnologia occultando il semplice fatto che essa, moltiplicando i canali disponibili, favorisce la libertà e la democrazia. Invece lui in malafede si è incaponito contro Emilio Fede direttore di UNO delle migliaia di canali disponibili. Come se la gente non disponesse di testa e telecomando per scegliere.
Altra mistificazione, la battaglia per l’abolizione delle province e delle comunità montane. Il suo scopo è solo di abolire le assemblee DEMOCRATICAMENTE ELETTE non la mastodontica burocrazia inefficiente inispecie al Sud e nelle regioni “rosse”. Tanto è vero che l’idea è immediatamente stata ripresa dal Nano di Plastica il quale, più onestamente, ha ammesso che le burocrazie inadempienti delle province (e relativi costi) non sarebbero state soppresse ma semplicemente allocate ad altri enti. In questo modo non è vero che lo stato risparmierebbe 10 miliardi di euro ma forse probabilmente non più di 100-200 milioni per anno.
E della legge elettorale che dire?
Dopo avere insultato e calunniato con insistenza la riforma Calderoli ora scopriamo che la legge funziona.
Prodi non aveva la maggioranza al senato semplicemente perché non aveva vinto.
Nel primo post dopo le elezioni lo psicobuffone si è lamentato dell’esclusione dei “precari” e ecologisti.
Non dovrebbe invece lui esserne contento della riduzione del numero dei partiti? E per il risparmio del finanziamento ai loro organi di stampa? La “liberazione” dalla “Casta dei giornali” partendo dal Manifesto e Liberazione.
“Uolter” bramava uno “sbarramento” al 5% per togliere di mezzo partiti identitari e sinistra radicale e scampare i privilegi della città di cui è stato sindaco. E’ bastata una soglia al 4% del vituperato “porcellum” per portare l’italia avanti di un secolo.
Voleva lo svecchiamento della politica e “ripartire dai giovani”? La Lega Nord ha portato a Roma un sacco di giovani ed il suo gruppo ha forse l’età media più bassa di tutti.
Sono rimasti fuori gli “ecologisti” dal parlamento.
Ma che razza di ecologia poi?
Di quella che si oppone alle tratte TAV in Padania ma sta nel COMITATO PROMOTORE della TAV nel Sud.
Avete letto bene.
La ridicola organizzazione “ambientalista” denominata Legambiente fa parte del comitato Sì-Tav per la inutile linea veloce Napoli-Bari, probabilmente intasca qualche rivolo del mare di tangenti connesse a tale opera.
Sembra che anche il nostro eroe abbia preso dei denari per accanirsi SOLO con la tratta Torino-Lione e le grandi opere a Nord di Firenze. In quanto, nelle regioni meridionali, lo stato “antifascista” e “multiculturale” non può esimersi dall'elargire quattrini negli appalti, il modo di foraggiare il VERO potere ivi vigente.
Dopodiché dichiarare che “Malpensa è una cattedrale nel deserto” perché non ha infrastrutture di collegamento.
La litania grillesca contro i “condannati in parlamento” è stupidamente pericolosa per la democrazia in almeno due aspetti: in primo luogo perchè accumuna i veri reati (omicidio, corruzione) con i reati di opinione (vilipendio al tricolore) (1), INACCETTABILE in uno stato liberale. In secondo luogo perché in tale modo si darebbe un potere “ex norma” alla magistratura, la casta togata dei fankazzisti, non eletti da nessuno. A guisa dell’ex Unione Sovietica. Con di Pietro lo psicobuffone condivide uno perfido giustizialismo strabico da repubblica stalinista delle banane.
Questo ci dice molto sull’autenticità democratica di tali personaggi
Beppe Grillo rappresenta la perfetta incarnazione dell’ignoranza democratica, del pressapochismo, del razzismo ideologico dell’italiano medio di sinistra. Come buona parte dei suoi blogger. Quelli naturalmente che non sono finti navigatori da lui prezzolati o da suoi amici per riempire le “gradinate” del blog a fare il tifo per le fesserie che propugna.
Tuttavia non tutto il male viene per nuocere.
Con il suo spregiudicato atteggiamento a favore dell’astensione ha di fatto garantito la piena vittoria dello “psiconano”. Altrimenti sarebbe stato probabilmente un “pareggio” (al senato).
Di più.
A due giorni dalle urne se ne è pentito del “non voto” ed ha disperatamente cercato di suggerire il voto a Di Pietro (post “100 e non più 100”). In questo modo favorendo il voto “utile” al PD-IDV da parte dell’estrema sinistra col barilante risultato di cancellare i comunisti dal parlamento.
Grillo ha anteposto le sue ambizioni economiche personali agli interessi dei poveracci che lo seguono devotamente, portandoli verso il baratro. Da buon pifferaio magico quale è.
Non gli è bastato.
Dopo le votazioni ha raggiunto e superato il limite del grottesco provando a impadronirsi dell’astensionismo, delle schede bianche e nulle (post: comunicato politico numero 8). Cercando pietosamente di spacciare come “antipolitica” fenomeni del tutto fisiologici nella democrazia rappresentativa e assai differenti tra loro. Sicchè, mentre le schede bianche o nulle possono essere realmente forme di protesta ma causata da qualunque motivazione, l’astensionismo è in buona parte dovuto a cause di FORZA MAGGIORE. In altre parole una certa parte dell’elettorato non è fisicamente in grado di raggiungere il proprio seggio. Si tratta in particolare di ammalati, anziani e disabili o semplicemente persone in viaggio di lavoro o di piacere in quei giorni.
Neanche il peggior Pannella, tra i buffoni, si era ridotto a tanto.
Ha organizzato il “vday2” sulla “libertà di informazione”.
Non certo il tipo di libertà che consentirebbe di pubblicare, centesimo per centesimo, i bilanci segreti (!) dei sindacati e del quirinale, oppure di sapere per quale motivo raccogliere le impronte digitali degli immigrati clandestini è lesivo della dignità umana mentre costringere le donne a girane con il braccialetto “antistupro” non lo sarebbe. Oppure ancora di spiegarci perché certe italianissime popolazioni meridionali protestino veementemente contro le discariche regolari progettate dello stato, NON contro la miriade di pericolosi immondezzai illegali gestiti dalle mafie.
Un brutto giorno la buffa tragedia della politica italiana si è trasformata nella tragica farsa di un comico miliardario malamente in cerca di spettatori per i suoi spettacoli.
F. Maurizio Blondet
1) Moltissimi dei reati d’opinione vigenti in italia ricadono sotto il codice Rocco, un codice FASCISTA mai abolito dalla casta cattocomunista a garanzia del propria immonda egemonia. Dimostrando che la vera dicotomia è “casta-dell’unità-nazionale”-“cittadini-onesti” NON “destra-sinistra”.
Innanzi tutto mi dispiace che chi posta non lasci un recapito, o il suo nome ma va be'
RispondiEliminaIn secondo con l'articolo di Blondet condivido poco e alcune analisi sono totalmente errate, ma quello su cui mi piacerebbe dire la mia è sulla legge elettorale, è comunque da cambiare perchè di fatto io la reputo anticostituzionale perchè i candidati sono scelti dalle segreterie e il cittadino non ha la possibilità di sceglierlo, e perchè di fatto al Senato è un terno al lotto, che ci sia stata vittoria schiacciante non è merito della legge, ma si dovrebbe fare un'analisi più profonda.
L'altra questione: "l’italia avanti di un secolo", non penso che l'Italia si sia portata avanti, anzi, l'Italia ha dimostrato al mondo un suo carattere prettamente reazionario e conservatore e non riformista e sicuramente non rivoluzionario, nessuno vuole 30 partiti, ma questa semplificazione estrema della rappresentanza parlamentare non è ciò a cui guardo, non guardo agli USA io, ma alle democrazie europee sicuramente più evolute
Ciao
Sono d'accordo in parte con te, Maurizio. Ma lasciami precisare un po' di cose.
RispondiElimina1) Il concetto di "Padania, un paese normale e identitario" non sta nè in cielo nè in terra in quanto la Padania non è uno stato facente parte di una confederazione con una sua etnia (Kosovo per esempio) nè tantomeno uno stato occupato unilateralmente da un altro (vedi Tibet). Il successo della lega si deve ad altri fattori, come ad esempio il malcontento delle classi operaie che non identificandosi in una sinistra che perso il suo valore storico hanno deciso, giusto o sbagliato che sia, per votare per un partito che nonostante tutto sentono vicino.
2) Il digitale terrestre, nell'ambito di una legge come quella che porta il nome di Gasparri, rappresenta solo l'ultimo, in ordine di tempo, di esempio di conflitto di interessi. So che storcerai il naso ma ti pare normale che il maggior editore di libri, giornali e tv, si debba cucire addosso una legge per permettergli di vendere decoder che lui stesso produce, incentivandoli con denaro pubblico? Ti pare normale che nell'ambito della stessa legge chi ci guadagni sia solo Mediaset? E lo dimostra la multa data all'Italia dalla UE che scatterà se non verrà cambiata questa legge.
3) Fede e più in generale Rete4 occupano delle frequenze non proprie. Non lo dico io ma sempre la UE. Di quelle frequenze ne ha diritto Europa7.
4) Le legge elettorale resta una "porcata", per usare lo stesso termine usato da chi l'ha firmata. Abbiamo votato un simbolo, loro, tutti, si sono spartiti i posti.
5) Il finanziamento pubblico ai giornali va abolito, sopratutto agli organi di partito politico. Come ti spieghi la battaglia di Ferrara contro l'aborto se non un modo semplice per far diventare "Il Foglio" organo di partito e spartirsi ancora una volta i soldi PUBBLICI destinati a ciò?
6) La sinistra ha pagato forse troppo gli errori del precedente governo e sai quali sono stati? Il non aver saputo comunicare agli italiani quel poco che era stato fatto. Quel poco che ha potuto fare perchè per la seconda volta dopo un governo Berlusconi i conti pubblici erano un disastro, alla faccia della UE. E per la seconda volta è toccato al su citato Prodi rimettere le cose a posto. Se non fosse stato per Mastella e Dini oggi staremmo parladno d'altro.
7) Infine su i pregiudicati in parlamento ti dico solo una cosa. Tralasciando i numeri su chi ne abbia schierati ed eeletti di più, perchè sarebbe sterile demagogia, ti risponde semplicemente con un esempio. Non so che lavoro tu faccia ma qualunque sia, come cittadino "normale" se dovessi commettere un qualunque reato, di ogni genere, credi che il tuo posto di lavoro sarebbe conservato? Pensi che se fossi un imprenditore e avessi dei guai con la giustizia, la tua attività ne uscirebbe bene? L'impunità vale solo per i politici, di ogni schieramento. Nonmi interessa chi delinque ma di qualsiasi schieramento esso sia deve PAGARE PER CIò CHE HA FATTO E FARE LE VALIGIE.
Sia chiaro che non è per polemizzare con te o con chiunque legga. Non ti conosco neppure. Solo puntualizzare qualche inesattezza, a mio avviso.