Saremo per lo status quo ancora per quanto?
Forse finchè una buona parte di italiani non apriranno gli occhi, ormai la demoplutocrazia ci tiene ostaggi con i suoi sogni, Davanti potremmo avere diverse prospettive, quella di un reale e dichiarato regime ancor più opprimente, una migliore democrazia, una rivolta popolare, una potere nuovo che soggioghi tutto e tutti.
Io auspico nella sollevazione popolare che lotta per le proprie libertà, non credo ai passaggi pacifici, sono utopici se non si coniugano oggi con il mercato e la società globalizzata, un eccelso anarchico parla di una coerenza fra mezzi da utilizzare e fine da rincorrere e quindi boicotta una rivolta violenta per avere un luogo libero; ma se una violenza popolare si limitasse a tagliare la testa alle classi dirigenti attuali:politici, banchieri, grandi industriali con i soldi degli altri ecc., penso che riuscerebbe a non tradire i propri propositi per un'esistenza più serena, non credo al marxismo, non credo più a nulla, già a giovane età, credo all'essenza dell'uomo che nasce libero ma egli stesso s'imprigiona nelle tentazioni di far male all'altro.
Credo ad un mondo in cui non dovrò avere paura del marocchino, perchè uomo come me, il suo scopo è essere sereno con se stesso e con gli altri.
Credo ad un mondo che chi ha il temporaneo potere di amministrare amministri per il bene comune.
Credo in un mondo in cui nessun sistema politico-ideologico debba basare sulla guerra una sicura via d'uscita da una crisi stagnante dell'economia capitalistica.
Credo in un mondo senza confini dove chi ti ospita ha il diritto di ricordarti le regole di casa sua
Credo in un mondo nel quale Dio sia uguale per tutti, non voglio credere alla favola che il nostro Dio è meglio degli altri, nè viceversa
Credo in un mondo in cui ciascuno sappia giudicare con intelligenza senza scivolare nella cattiveria grauita.
Credo in un mondo in cui i soldi diventino l'ultimo modo per soddisfare i miei bisogni e i miei divertimenti.
domenica 13 maggio 2007
Credo in un mondo migliore
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